ANIM(E)SOLE


ANIM(E)SOLE



Carta su asfalto

foglie nuove si alzano al vento.

Ora mostrano profili di donna

ora foto di false promesse

inchiostro

inchiostro e colori.

Al sole del bordo d'estate

macchine ferme nell'ombra ascoltano

la strada pure attende.

Solo il vento indaffarato

si agita a spostar pagine perdute.


Vento e polvere

corsa infinita

miglia percorse di terraferma

fino a scogliere

macchiate da spruzzi di mare

giù fino all'urto dell'onda infranta.

Al bordo stradale attende

il metallo e la gomma

all'interno sguardi fiochi

alternano foglie ai giornali.


Anime sole

calcinate e vinte

su di loro, vento

dentro loro, domande.

Risposte si perdono

tra stralci stampati in volo alternato.


La natura già vista

la strada già vista...

Le domande incalzano

le risposte attendono

pazienti

da tempo immemore,scritte

da tempo immemore,dimenticate.


NELLA NOTTE



Ti ho chiamato amore ancora

ed una lacrima stilla

perchè ogni cosa vista

ha il tuo sapore

Le lucciole viste con te

le stelle pure

ogni luce ha il colore

del tuo sguardo

ogni sguardo è il tuo

ogni abbraccio...

Mi hai detto salvami

ho lanciato una ciambella di pietra

forse che

il fondo del mare sia l'unica salvezza?


Io dal veliero in fiamme

ti guardo sparire nei flutti

e capitano codardo mi salvo

sulla scialuppa che attraversa la notte

blu mare profondo


sono morto nel cuore

e le luci

sono luci senza sguardi

addobbi senz'anima

mi parlano d'amore

defibrillando il cuore immobile

una scarica poi l'altra

solo una linea piatta si disegna

il fischio acuto segnala l'immobile

sono un finto vivo

sorridente e cordiale

un falso morto con l'orecchio teso

la nave avvampa nel nero

sono perduto

ho perso l'alfabeto del mio cuore

mi parlano d'amore

ma non capisco.

ULTIMI PENSIERI




MATTINATA TRISTE





E' lunedì
la verità una ciabatta
che non si infila mai al primo colpo

ho preferito camminare scalzo
piuttosto che insistere

fuori è freddo e piove
i miei piedi nudi sporchi di asfalto
mi riportano subito indietro.

Apro la porta e la ciabatta è lì
col sorriso di chi già sapeva
ho frugato tra i miei ricordi
per cercare una scusa per aver ragione
ma non l'ho trovata oggi.

Ho sbagliato...sì
ho sbagliato amore mio
ma questo cielo grigio è cosi opprimente
questa stanza così vuota d'amore
ed io cosi stanco...

Nella doccia rivoli neri
si arrotolano verso lo scarico
l'acqua così dolcemente calda
il sapone così profumato
e tu amore mio
così bella nei miei ricordi

Io cosi piccolo in questa stanza da bagno.

Fuori l'inverno taglia come un rasoio
recide i miei scudi d'estate
lasciandomi solo con me stesso.

Le ciabatte davanti alla porta
sono spaiate in modo impossibile

Anche oggi proverò
te lo giuro proverò
non è facile amor mio
non è mai facile.

- Gin Demon -

- Gin Demon -




Ho capovolto il bicchiere
ed il demone prigioniero
nella campana di vetro
si dimena e lancia grida
che solo io posso sentire
ma finchè resta lì
non può far male a nessuno.

Ed io lo osservo ogni giorno
per guardare che la prigione
sia sicura
e fino ad oggi tiene...

Lo specchio mattutino ringrazia
perchè mai ha visto tanti sorrisi.
Il sonno notturno ringrazia
perchè mai ha visto sogni così puliti

Ed io mi ringrazio
per essere riuscito a vedere
questo giorno senza menzogne.

(da "il diario di Ombrallegra")




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Informazioni personali

autodidatta,operaio,poeta di strada,musicista girovago,musicista stanziale,spettatore,attore e uomo comune. Ha pubblicato tra il 2007 ed il 2008 la raccolta “Pensieri a banda larga” Ottenendo numerosi consensi di stampa specializzata e critica letteraria. E' stato segnalato nel premio nazionale di poesia “città di Castorano”ed.2007 ed inserito nella raccolta “scrivere per la musica” Nel 2009 è medaglia d'argento al concorso internazionale di poesia “Jacques Prevert. Tra dicembre e gennaio 2009/10 esce la seconda raccolta:”Il diario di Ombrallegra”(Zona editrice).Attualmente effettua readings e perfomance poetiche ad ampio raggio nel circuito nazionale E' nato a Parma il 22 luglio 1967. Risiede sullo stesso vostro pianeta, probabilmente non lontano da voi.

- Pensierino -



La vanità è
il vestito buono dell'insicurezza.

L'umiltà è
la tuta da lavoro della consapevolezza.


(Dimitry Rufolo & Marco Boni)